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Riserva Naturale Orientata - Isole dello Stagnone di Marsala

 
Isole dello Stagnone di Marsala
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Istituita con Decreto dell’ Assessore Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana  n. 215 del 4 luglio 1984
Si estende per complessivi 2100 ettari, comprendenti la laguna, le 4 isole (Mozia, Schola, Grande o Longa, Santa Maria)  e la terraferma in zona B. 
Il decreto istitutivo prevede come finalità la conservazione della flora alofila e delle associazioni vegetali caratteristiche perché legate all’ambiente salmastro, nonché la salvaguardia di specie endemiche come alcune di Limonium e una stazione relitta di calendula marittima. 
L’area protetta rappresenta una delle zone umide più importanti dell’Europea meridionale e fa parte del Sito Natura 2000   “SALINE DI TRAPANI E MARSALA - ITA010021 “SALINE DI MARSALA” - ITA010001. “ISOLE DELLO STAGNONE DI MARSALA” - ITA010026 “FONDALI DELL’ISOLA DELLO STAGNONE” - ITA010028 “STAGNONE DI MARSALA E SALINE DI TRAPANI - AREA MARINA E TERRESTRE”. 
Si ricorda che è anche in vigore il Piano di Gestione ““Saline di Trapani e Marsala” di cui al D.D.G. n.402 del 17 maggio 2016, che prevede l’adozione di misure esplicite finalizzate a raggiungere gli obiettivi generali della Direttiva Habitat, ossia “…il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e delle specie di fauna e di flora di interesse comunitario”, tenendo conto “…delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali”. 
Sita nel Comune di Marsala è ricompresa tra Capo Boeo e la penisola di   Birgi, è caratterizzata da acque basse circa 1-2 metri e in alcuni punti non più di 20-30 cm. La laguna si è formata in tempi relativamente recenti (non esisteva all’epoca della colonizzazione fenicia di Mozia) in seguito ai movimenti della sabbia dovuti alle correnti sottomarine. Questo fenomeno ha provocato la chiusura di una parte di mare in origine aperta e quindi, non essendoci correnti necessarie al ricambio, l’acqua è divenuta più stagnante, con una temperatura al di sopra del normale.
L’attività principale dello Stagnone era quella delle saline che si esercitava nel trapanese: l’acqua viene incanalata in ampie vasche, grazie ad un antico ed    ingegnoso meccanismo, e dopo essere evaporata per il sole ed il vento   avviene la raccolta del sale. Una volta il pompaggio dell’acqua e la macinazione del sale erano svolte per mezzo di mulini a vento, alcuni oggi restaurati e funzionanti.
Lo Stagnone di Marsala è una laguna marina costiera con   caratteristiche particolari, dovute alla sua posizione rispetto al mare aperto, con un ricambio delle acque condizionato dall’ampiezza delle due bocche, dalle basse profondità, dalle elevate evaporazioni estive e dagli effetti delle isolette al suo interno sulle correnti superficiali; la vegetazione sommersa comprende sostanzialmente popolamenti a rizofite: le associazioni dominanti essendo il Cymodocetum nodosae e, in alcune aree, il Posidonietum oceaniche. I bassi fondali dello Stagnone ospitano questa fanerogama adattatasi all'ambiente sommerso, dotata di robusti rizomi per l'ancoraggio al fondale e di lunghe foglie nastriformi.
 
La Fauna delle Isole dello Stagnone
 
Quando gli uccelli migratori tornano dall’Africa verso l’Europa   approfittano dell’ambiente umido, e quindi ricco di cibo, dello Stagnone per rinfrancarsi un po’. La riserva dello Stagnone è ormai una delle poche oasi di benessere che si incontrano sul cammino dei Corrieri grandi e piccoli, del Fratino che nasconde le uova fra le foglie di Posidonia, del Cavaliere d’Italia e delle Avocette che qui si riproducono.
Già da luglio lo Stagnone ospita i migratori autunnali:  i Chiurli dal becco ricurvo e i Mignattai con il loro piumaggio scuro. Poi con il freddo arrivano stormi di Anatre, con il Falco di palude che li attende in agguato, Moriglioni, Alzavole, Folaghe, Germani reali, Codoni e Marzaiole. Numerosi gli Aironi, superbi ed alteri, intenti a cercare del cibo tra le vasche delle saline. Non è difficile  scorgervi gli Aironi cenerini, le candide Garzette, i Cormorani, le eleganti Spatole che lasceranno lo Stagnone solo in  primavera e perfino i Martin Pescatore che quando aprono le ali mostrano tutta la bellezza della livrea celeste. Non mancano nemmeno i Gheppi,   famosi per i loro voli in picchiata sulle prede e il Falco Pescatore, abilissimo nei tuffi in acqua. Gli ambienti litoranei salmastri consentono infine la sopravvivenza di una piccola farfalla, la Licena fenicia.
La fauna ittica dello Stagnone è diversa a seconda della zona presa in considerazione. In particolare distinguiamo due aree: la prima, a sud, ha maggiori possibilità di comunicazione con il mare aperto mentre la seconda, a nord, ospita forme di vita più strettamente legate ad ambienti lagunari. E’ per questo che nella prima vivono saraghi, orate e triglie e nella seconda solo pesci più piccoli con ciclo di vita breve.
La Flora 
 
L’uomo, impiantando le saline, ha creato un territorio, caratterizzato da un’altissima concentrazione di cloruro di sodio, che non è certo la condizione ideale per il fiorire di una estesa vegetazione, ma lo è per le piante che ben si adattano a questi ambienti. Nelle saline si trova un’ampia varietà di specie alofile, ossia delle specie erbacee o piccoli arbusti, in grado di vivere in ambienti fortemente salmastri. Lungo tutto il bordo delle vasche s’ incontrano la Salicornia, la Suaeda, l’Atriplex, il Limonium e il Fungo di Malta che in realtà non è un fungo ma una pianta parassita, specie rara in Italia, trovandosi oramai soltanto in poche altre località del Mediterraneo.
 
Come arrivare  in Riserva
In aereo
- da aeroporto Trapani/ Birgi “Vincenzo Florio”
- da aeroporto Palermo “ Falcone e Borsellino”

In auto da Marsala 
Per giungere alla Riserva delle Saline dello Stagnone il tragitto non è né lungo né complesso.
Uscendo dalla città di Marsala, bisogna imboccare la Strada Statale 115 (SS115) per circa 8 km (La Via Del Sale) in direzione Trapani. Lungo il percorso si incontra presto la segnaletica dello Stagnone, il quale si raggiunge facilmente fiancheggiando il mare alla propria sinistra. 

In Treno:
Fermata Stazione Mozia Birgi ex Ragattisi oppure Spagnuola, tratta Trapani/Castelvetrano
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